Le vie della complessità di Morin (in italian)

Morin propone diversi percorsi operativi che possono condurre alla complessità :

– si reintroduce un’ottica capace di tenere conto della singolarità degli eventi e delle leggi, che superi l’astrazione universalista;

– diventa necessario rendersi conto della pluralità e del pluralismo degli elementi in gioco; ogni punto di vista è sincretico e plurale; ciò che si osserva attraverso una cornice è diverso da ciò che si osserva utilizzandone un’altra;

– si evidenzia la necessità di non dissolvere il molteplice nell’uno e l’uno nel molteplice; rispetto a questo si sottolinea con più vigore il concetto di Unitas multiplex (Angyal 1941), l’unità nella molteplicità, concetto introdotto in psicologia da Victor Frankl per descrivere l’essere umano che recupera una dimensione emotiva, sociale, storica oltre che cognitiva.

– superando il dualismo soggettooggetto si sposta l’attenzione alle modalità di analisi;

– le nozioni di ordine, disordine e organizzazione diventano nozioni complementari e tra loro embricate;

– si rinuncia ad un processo di unificazione a favore della complementariertà dei punti di vista; non si ricerca la sintesi né la semplificazione dei dati di realtà;

– si apre una crisi nella demarcazione netta tra scienza e non scienza, tra vero e falso;

– la conseguenza più interessante nell’ambito delle scienze sociali implica senz’altro un nuovo atteggiamento, un modo di esistere e di rapportarsi al sapere con una modalità curiosa, anziché in cerca di risposte;

– il soggetto assume una funzione interpretativa, diventa colui che oltre ad osservare e interagire con gli oggetti di osservazione sa dare senso e significato a ciò che osserva.

–  si evidenzia la necessità di abbandonare una speculazione unicamente teorica per calarsi nella pratica e diventare operativi;

– si ricuce la frattura tra sistemi di concettualizzazione e sistemi di valori; la partecipazione diventa un postulato privilegiato;

– l’interdisciplinarietà implementa una pratica che rispetti i diversi livelli di realtà;

– non si riscontra l’egemonia di un linguaggio su un altro, quanto un confronto continuo tra diversi linguaggi, tutti ugualmente verosimili (“La ricchezza del reale supera qualunque linguaggio.”).

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